Trasparenza, consapevolezza, coinvolgimento, evoluzione, responsabilità, attenzione alle persone e all’ambiente, sostenibilità, inclusione e partecipazione. Sono queste le parole chiave emerse dagli Oscar di Bilancio 2020. Giunta alla 56esima edizione, i premi sono stati assegnati da FERPI, Borsa Italiana e Università Bocconi, in collaborazione con AIAF, AIIA, ANCI, ANDAF, ANIMA PER IL SOCIALE NEI VALORI D’IMPRESA, CSR MANAGER NETWORK, GBS, FONDAZIONE OIBR, FONDAZIONE SODALITAS, NEDCOMMUNITY e ODECEC,mercoledì 25 novembre a dieci tra le 287 imprese di varie dimensioni ed enti candidati.
Miglior Report Integrato al Comune di Sasso Marconi
Tra i vincitori, nella sezione “Miglior Report Integrato”, il Comune di Sasso Marconi, primo in Italia e in Europa a dotarsi di questo strumento di rendicontazione innovativo. Un riconoscimento che rende orgogliosi anche noi di Sara Cirone Group srl Benefit che abbiamo affiancato questa virtuosa Amministrazione comunale nel processo di realizzazione del documento.
Un premio che, come espresso dallo stesso primo cittadino Roberto Parmeggiani, “arriva in un periodo complesso per le amministrazioni comunali e che gratifica la perseveranza in un percorso amministrativo che vuole mettere al centro la partecipazione, la condivisione, lo scambio con cittadini e stakeholder in un’ottica di buona gestione della organizzazione comunale e della trasparenza del progetto di amministrazione della città”.
Il bilancio come strumento sempre più importante
L’alta partecipazione e le motivazioni espresse dalla giuria, testimoniano come oggi il bilancio sia sempre più uno strumento fondamentale per raccontare la storia, l’evoluzione e lo sguardo verso il futuro delle organizzazioni e soprattutto per attirare investitori e attivare buone pratiche nei confronti degli stakeholder.
Una voce europea
A questo proposito, durante la cerimonia di premiazione, ci è parso particolarmente significativo l’intervento di Chiara Del Prete, Presidente EFRAG (European Financial Reporting Advisory Group), ente che ha come missione quella di formare una voce europea univoca sui temi dell’International Financial Reporting standard e di influenzarne il processo di sviluppo per riflettere le esigenze dei portatori di interesse europei. Il loro lavoro anticipa con progetti di ricerca su varie problematiche emergenti e poi segue con dibattiti, documenti di consultazione e analisi di impatti su scala europea il due process dello IASB, nelle fasi che conducono all’emissione di uno standard. A seguito di questo primo step, l’EFRAG fornisce alla Commissione Europea il parere circa l’endorsement, ossia la rispondenza o meno dello standard o della modifica proposta dallo IASB alla legge europea sui principi contabili. L’EFRAG, dunque, svolge un’intensa attività di analisi di impatto, con un dialogo costante con la comunità finanziaria, gli analisti e le società quotate. Per questo costituisce una voce autorevole a livello europeo.
L’informativa non finanziaria base per orientare gli investimenti
Dal 2018, inoltre, EFRAG ha fatto il suo ingresso nel mondo dell’informativa non finanziaria con l’avvio delle European Corporate Reporting Lab. Nelle politiche messe in atto dalla Commissione Europea, oggi, l’informativa non finanziaria costituisce la base per operare decisioni di investimento e consentire il riorientamento dei flussi di capitale verso investimenti che supportano la transizione europea nella direzione del modello “low carbon”. Dunque, l’informativa non finanziaria è vista come lo strumento necessario per una corretta gestione dei rischi finanziari connessi per esempio ai cambiamenti climatici. È in questo contesto quindi che ha preso avvio il Corporate Lab di EFRAG, la cui missione è stimolare l’innovazione nel campo del corporate reporting in Europa, attraverso la diffusione di prassi virtuose di reporting. Il progetto di avvio è stato sul cambiamento climatico nel 2019, con un report emesso nel 2020, e il secondo progetto è attualmente in corso e riguarda l’informativa non finanziaria su rischi e opportunità messi in relazione con il business model.
Una nuova era per il corporate reporting
Con l’avvio delle dichiarazioni non finanziarie, nel 2017 siamo entrati in una nuova era per il corporate reporting ed oggi abbiamo dinanzi a noi i limiti delle direttive europee affinché le informative non finanziarie possano avere un grado di maturità e affidabilità comparabile a quelle finanziarie. Per questo l’EFRAG, su mandato della Commissione Europea, ha oggi il compito di svolgere il lavoro preparatorio per la statuizione di possibili principi europei di reporting non finanziario, nel quadro della revisione europea della direttiva sulla informativa non finanziaria che è attesa per il primo trimestre 2021, con l’obiettivo di favorire un rapido sviluppo, l’adozione e l’implementazione di standard europei. A fine gennaio 2021 verranno emesse una serie di raccomandazioni.
Il Reporting finanziario
Quali sono i progetti in corso e le prossime sfide per il reporting finanziario? EFRAG ha messo in consultazione fino a fine gennaio 2021 il parere per l’omologazione degli IFRS 17, standard destinato ad innovare radicalmente la comunicazione finanziaria delle società assicurative, con un’informativa più trasparente e comparabile. Con questo standard si porta a compimento un percorso di standardizzazione europeo delle informative finanziarie. Ma la strada da percorrere è ancora lunga, perché occorrerà verificare come questi standard stanno funzionando e da queste revisioni, potrebbero nascere nuove modifiche, come testimoniano le revisioni sulle informative che riguardano le fusioni e le acquisizioni. C’è un filone di cambiamenti in arrivo, volti a migliorare l’attività di reporting finanziario, passando da un concetto di contabilità a un concetto di comunicazione finanziaria, che riguardano ad esempio gli indicatori manageriali alternativi di performance o la nota integrativa, per svincolarsi da una logica di check-list e focalizzare il management sulle proprie responsabilità di soddisfare ben definiti obbiettivi di disclosure, piuttosto che singoli data points.
Connessione tra informativa finanziaria e non finanziaria
Nei prossimi anni, l’interconnessione tra informativa finanziaria e non finanziaria, impatto della tecnologia sul reporting, informativa sugli intangibili, saranno temi di possibile evoluzione. Oggi, infatti, il financial reporting è chiamato a evolversi per conservare la propria rilevanza ed essere in grado di adeguarsi ai bisogni di fornitori di capitale, i quali stanno rapidamente cambiando per incorporare sistematicamente informazioni necessarie ad una comprensione di risorse, minacce, dipendenze e opportunità di carattere non finanziario a cui le società sono esposte, con un focus che si allarga dalla performance progressivamente ad abbracciare la responsabilità, senza però stravolgere le sue nozioni fondanti, come per esempio definizione di attività, attendibilità del dato, focus sugli eventi occorsi. Serve però uno sforzo di connettività tra l’area finanziaria e quella non finanziaria, partendo dalle aree di sovrapposizione e mettendo in pratica possibili soluzioni di interconnettività.
Ci sono poi tantissime iniziative di politica pubblica europea che premono per efficientare il sistema informativo legato alla sostenibilità: non binding guidelines, benchmark, taxonomy regulation, sustainable finance disclosure regulation,, ecc…
Le sfide del corporate reporting
Quali le prossime sfide per il corporate reporting? Standard comuni sono un prerequisito per conseguire un giusto livello di comparabilità e rilevanza, facilitano le procedure di audit, la digitalizzazione dell’informazione, usando una tassonomia che si accompagni a una struttura standardizzata dei dati. Questo alla luce del fatto che la revisione della direttiva europea potrebbe anche ampliare il perimetro dei soggetti obbligati alla dichiarazione non finanziaria. In ogni caso, comunque, un driver di supplemento di qualità dell’informazione sarà l’inclusione di informazioni relative a PMI che rientrano nella filiera produttiva supply chain di società già obbligate alla DNF.
Tutto questo ci testimonia come la strada di una sempre più forte compenetrazione tra informative finanziarie e non finanziarie sia ormai tracciata e riguarderà molto probabilmente un numero sempre crescente di soggetti, come testimoniato anche dall’alta partecipazione all’Oscar di Bilancio 2020
I 10 vincitori
Questo l’elenco dei 10 vincitori dell’Oscar di Bilancio2020 suddivisi per categorie.
Grandi Imprese FTSE MIB: Poste Italiane
Medie e Piccole imprese quotate: Fincantieri
Imprese finanziarie quotate: Assicurazioni Generali
Imprese ed Enti finanziari non quotati: Banca Etica
Fondazioni erogatrici: Fondazione CARIPARO
Imprese sociali: Save the children
Enti Locali: Comune di Peschiera Borromeo
Oscar alla comunicazione: CIRfood
Premio Integreted Reporting: Comune di Sasso Marconi
DNF: Gruppo ENI
Complimenti a tutti per l’alto contributo e per l’esempio che rappresentate per il nostro paese.